Un ‘cerotto chimico’ contro la distrofia
Secondo uno studio di ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università del Michigan, il poloxamer 188 – sostanza chimica usata in creme cosmetiche e prodotti farmaceutici – può riparare i danni delle membrane cellulari nei muscoli cardiaci e prevenire il collasso cardiaco nei topi con la mutazione genetica che causa la distrofia muscolare di Duchenne.
La mutazione del gene della distrofina provoca il progressivo deterioramento dei muscoli scheletrici, ma anche il muscolo cardiaco. Molti pazienti con la DMD, dunque, muoiono prima dei trent’anni per collasso cardiaco causato da cardiomiopatia, un graduale indebolimento del cuore.
Secondo Joseph M. Metzger, il ricercatore che ha diretto lo studio, la sostanza può introdursi nei piccoli fori presenti nelle membrane cellulari e tapparli come “un dito in una diga”.
Questo è il primo studio a mostrare cosa avviene alle cellule del muscolo cardiaco chiamate miociti in assenza di distrofina, nonché il primo a dimostrare un nuovo e promettente approccio per riparare il danno. Saranno però necessarie ulteriori ricerche sugli animali prima di poter sperimentare un trattamento su pazienti umani.
Lo studio è pubblicato online dal 17 luglio 2005 sulla rivista “Nature”.