Roma, Oratorio del Gonfalone
Mercoledì 24 maggio 2006, ore 21.00
Pianoforte Andrea Dindo
Violoncello Gabriele Geminiani
Si è trattato di un concerto a tema ed il tema era, appunto, il dialogo tra pianoforte e violoncello. Ma c’era anche un secondo tema: il ricordo di Sandro Gindro psicoanalista, autore di teatro, musicista.
Sandro Gindro ha calcato le diverse scene degli ambiti musicali sin dalla fine degli anni ’50: dopo avere studiato pianoforte a Torino ed estetica musicale con Massimo Mila, venne a perfezionarsi in composizione a Roma negli anni ’60 e ’70 con Petrassi e Porena. Nel 1988 inventò gli “Incontri di Musica Sacra Contemporanea”.
Si innamorò bambino della musica e di Mozart e non tradì mai né l’una né l’altro.
Sandro Gindro amava scrivere “su ispirazione” e su commissione, che è un’ispirazione indotta; la sua musica è psicologica e teatrale, il suo teatro è psicoanalitico e musicale, il suo lavoro sull’inconscio non poteva prescindere l’arte: “ Io, un tempo, curavo i pazzi e la pazzia, i folli e la follia… oggi sono diventato un pittore, un pittore che dipinge i sogni…”(Sandro Gindro, L’odore dell’inconscio, atto unico, 2000)
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