Sclerosi multipla: questi i risultati di uno studio italiano
Alcuni ricercatori dell’Università di Genova, con il finanziamento della FISM (Fondazione italiana sclerosi multipla ), hanno individuato una strategia terapeutica per la sclerosi multipla con cellule staminali adulte ottenute dallo stroma del midollo osseo.La sperimentazione, finora avvenuta sui topi, partirà sull’uomo nel 2007.
La ricerca, condotta da Antonio Uccelli, responsabile dell’Unità di neuroimmunologia del Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda Ospedale S. Martino e Università di Genova, in collaborazione con Gianluigi Mancardi, dello stesso Dipartimento, Francesco Frassoni, Direttore del Centro per le Cellule Staminali e Terapia Cellulare dell’ Ospedale di Genova e Rosetta Pedotti dell’Istituto C. Besta di Milano, sarà pubblicata sul numero di marzo (n.3, volume 61) della rivista “Annals of Neurology” e on line dal 22 marzo.
Lo studio è stato condotto su topi a cui era stata indotta artificialmente l’encefalomielite sperimentale autoimmune, una malattia usata di norma per simulare nell’animale di laboratorio la sclerosi multipla umana. Le due malattie hanno caratteristiche molto simili, e appartengono entrambe al gruppo delle malattie autoimmuni, cioè in cui le cellule del sistema immunitario reagiscono in modo anomalo contro altre cellule sane dell’organismo invece di attaccare gli agenti patogeni esterni.
Gli studiosi hanno iniettato per endovena nei topi malati le cellule mesenchimali prelevate dal midollo osseo di topi sani, e hanno osservato che producono un doppio effetto: da un lato hanno bloccato le cellule autoaggressive, cioè quelle “cattive”, impedendo loro di attaccare la mielina, e dall’altro hanno raggiunto il cervello dove hanno svolto una funzione di protezione sui neuroni danneggiati dal sistema immunitario. In definitiva, il risultato è stato quello di bloccare la progressione della malattia e la comparsa di nuove ricadute.