Anno: 2009

“E lucean le stelle…”

“E lucean le stelle…”

malborghetto-festival-09

… arie d’opera e canzoni tradizionali napoletane

Soprani: Hae Young Hyun, Laura Pugliese, Lucilla Tumino
Tenori: Emil Alekoperov, Marco Iezzi, Guglielmo Pardo
Pianoforte: Mauro Arbusti.

Malborghetto è un’area archeologica – situata a venti chilometri da Roma sulla via Flaminia –; essa è costituita da un Arco Quadrifronte, trasformato nei secoli in edificio a tre piani, e da un parco ad esso adiacente ricco di reperti archeologici recuperati dagli scavi conclusi in epoca recente. L’edificio stesso è ora adibito a museo: ricco di terrecotte, erme, busti, lapidi, sarcofaghi di epoca romana questo luogo affascinante ormai da alcuni anni, nel mese di luglio, ospita un Festival di musica e teatro che propone anche eventi di rilievo, presentati in anteprima di tournée previste nella stagione autunnale.
Giovedì 23 luglio era in programma un concerto collettivo di arie d’opera e canzoni napoletane.

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“Il Volo di Pègaso…parole e immagini: Oltre l’ignoto”

“Il Volo di Pègaso…parole e immagini: Oltre l’ignoto”

pegaso_sito1Pègaso, il cavallo alato caro a Zeus, prende il volo ancora una volta. E’ stata, infatti, lanciata la seconda edizione del concorso artistico – letterario “Il Volo di Pègaso, raccontare le malattie rare”. Oltre alla narrativa, la poesia, la fotografia, la pittura, il disegno e la scultura, quest’anno ci sarà anche una sezione dedicata alle opere video.

Il tema del concorso di quest’anno è la relazione tra le malattie rare e l’ignoto. C’è una cosa, infatti, che accomuna e rende peculiari tutte le malattie rare: la difficoltà della diagnosi e, molto spesso, di cura. Le persone in attesa di diagnosi vivono settimane, talvolta mesi o anni, prima di capire quale sia il male che li rende tanto fragili e deboli. È un limbo, una condizione di sospensione: si sa che si sta male ma se ne ignorano le cause e le ragioni; la malattia è dentro di noi e nello stesso tempo ci è estranea, ignota.

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Ma il mio nome è Marylin

Ma il mio nome è Marylin

di Sandro Gindro
letto da Pino Micol e Manuele Morgese

all’interno del convegno “Questioni d’Identità”
Festival dei due mondi – Spoleto52

Il testo di Sandro Gindro, letto mercoledì 8 luglio nella Sala Frau, prese spunto dalla storia vera di un travestito che batteva lungotevere all’inizio degli anni ’70. Il nome d’arte era “Marylin” ma, ai più, era noto come “La porca”. Venne messo in scena la prima volta proprio a Spoleto nel 1982, in una rassegna collaterale al Festival di quell’anno dedicata a Marylin Monroe venti anni dopo la sua morte. In quell’edizione il protagonista fu Lauro Versari e la parte del narratore venne affidata ad un bellissimo Massimo Bracalenti, per nulla capace di recitare ma dotato di altre virtù.

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Estate Romana:Esami di Maturità

Estate Romana:Esami di Maturità

Uno degli spettacoli comici più interessanti in scena in questo periodo, all’interno delle manifestazioni per l’Estate Romana è: “Esami di Maturità”.
Si tratta di uno spettacolo da non perdere – l’ultima replica dovrebbe essere venerdì 17 luglio a meno di ulteriori proroghe – che riprende l’antica tradizione teatrale classica: una trilogia tragica conclusa da un dramma satiresco. Vengono rispettate le regole dell’unità di tempo e di azione: ognuna delle tragedie si svolge in un luogo preciso e si conclude in un unico giorno. Viene fatto anche il tentativo di mantenere un linguaggio aulico, pur se di livello medio basso affinché rimanga comprensibile per tutto il pubblico che, ovviamente, non può essere selezionato solo tra chi abbia fatto studi classici.

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“La famiglia tra tradizione e innovazione”

“La famiglia tra tradizione e innovazione”

di Paola Binetti, Edizioni Magi
Lunedì 22 Giugno – ore 17.30 – Pontificia Università della Santa Croce – Aula Alvaro del Portillo

Sulla famiglia si spendono moltissime parole – spesso contraddittorie – in merito alla sua importanza; al suo essere a fondamento della società; all’esigenza della sua rivalutazione; alle minacce della modernità verso la sua struttura ed i relativi opposti: la traumaticità dell’educazione; la genesi delle malattie sociali; la necessaria fuga dalla famiglia, il diritto alle pratiche di divorzio ed aborto.

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