Tutte le cose eternamente belle
Tornare ancora nel giardino sbarrato,
Che tra gli archi del muro,
Tra magnolie e limoni,
Serba l’incanto delle acque.
Udir ancora, nel silenzio
Vivo di cinguettii e di foglie,
Il sussurro tiepido dell’aria
In cui volteggiano le anime antiche.
Veder ancora il cielo profondo
E lontano la torre svettante,
Come fiore di luce sulle palme:
tutte le cose eternamente belle.
Sentir ancora, come allora,
la spina acuta del desiderio,
mentre la gioventù passata
ritorna. Sogno di un dio senza tempo!
(Luis Cernuda, Giardino antico, libera traduzione di Lorenzo Rossi). …