Mese: Dicembre 2014

Rusalka

Rusalka

È un’opera in tre atti composta da Antonín Dvořák (1901) su libretto di Jaroslav Kvapil. Il titolo è il nome di una creatura acquatica, una ninfa, trasferita dalla mitologia greca in quella slava. La fiaba vuole rappresentare la dissoluzione di una natura che rimarrebbe incantata, se le torbide passioni umane non la contaminassero. Ma l’uomo, tradendo la natura, va incontro alla propria fine.

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Il visitatore

Il visitatore

Trovo che la fatal domanda: “Se Dio esiste, perché permette tutto ciò?” sia una delle più stupide e retoriche da porre e, spero, che Freud non l’abbia mai realmente pronunciata – se non come provocazione – anche se Eric Emanuel Schmitt la propone, nel suo bel testo messo in scena a Roma nel Teatro Quirino. Con quest’opera del 1993 l’autore – allora giovane professore di filosofia – ha vinto tre premi Molière per il teatro. Il testo è stato rappresentato in Italia la prima volta da Turi Ferro e Kim Rossi Stuart con la regia di Antonio Calenda. Da allora vi sono state altre due riprese oltre a questa che vede impegnati Alessandro Haber (Freud) e Alessio Boni (il visitatore) per la regia di Valerio Binasco.

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Letterine

Letterine

Caro Pietro,

finalmente mi decido a scriverti. Dico finalmente perché è un po’ di tempo che ne sento il bisogno, tendendo a rimandare per ragioni che non comprendo. Di pensieri ne ho tanti, e tanto da raccontarti.

Questo rimandare a domani sembra un’ostentazione nel congelare alcune sensazioni. E’ questo, forse, un periodo che voglio tenere estremamente ancorato al terreno; ricco di consegne da fare al passato, con cui avevo un conto in sospeso.

Due settimane fa ha aperto i battenti la ludoteca, e successivamente il centro di aggregazione. Non mi sono del tutto chiari i motivi per i quali ho accettato l’incarico, quando so bene che non è certamente ciò di cui voglio occuparmi in futuro.

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“Il giardino di Ebe” un romanzo di Giuseppe Magno

“Il giardino di Ebe” un romanzo di Giuseppe Magno

L’autore, già direttore generale dell’ufficio per la giustizia minorile e componente della Corte di Cassazione, si inserisce in quella folta schiera di uomini di giustizia e magistrati che hanno tradotto sulla carta riflessioni ed esperienze raccolte nel corso del tempo.

Il romanzo tratta della “sottrazione internazionale” di un minore: una bambina, Rose il suo nome, viene sottratta alla madre e “venduta” ad una famiglia straniera. L’autore del misfatto, il padre, che è anche l’unica persona in grado di ritrovarla, si suicida: tutto ciò al fine di “punire” l’ex moglie. La storia, che è anche un’indagine psicologica e poliziesca, si protrae per dieci anni, prima di trovare un epilogo.

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