Amadeus LIVE
Andando ad assistere alla proiezione del film Amadeus in versione originale sottotitolata, nell’Auditorium del Parco della Musica di Roma, ci domandavamo come mai fosse programmata questa serata così interessante in una data all’apparenza insignificante: la risposta ci è venuta da un articolo di giornale che ricorda e celebra il grande regista Miloš Forman, scomparso due mesi fa, per il quale l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha deciso di organizzare due serate “evento” (20 e 21 giugno) con la proiezione della versione Director’s Cut 2002 del film (la prima è datata 1984) musicata e cantata dal vivo dall’Orchestra e dal Coro.
Si trattava perciò di una splendida funzione funebre: una complessa Messa da Requiem al quadrato, in onore dei due artisti che hanno offerto titolo al film (Mozart) e realizzazione (Forman).
“Mediocri di tutto il mondo, io vi assolvo!” suona la frase del personaggio Antonio Salieri a chiusura della pellicola: ma Salieri non era un musicista mediocre; anzi ne attesta il valore la capacità di comprendere la musica di Mozart, impresa non così banale nella Vienna del 1780. Il film di Forman rende questo motivo il motore dell’invidia densa d’ammmirazione di Salieri e dell’amore profondissimo, e carnale verso Amadé, roso dalla gelosia di non poter condividerne il corpo – per lo meno musicalmente – al posto della piccola Costanza.
Non potremo sapere, in questa vita, se Mozart somigliasse al protagonista – nemmeno leggendo più volte lettere e biografie, cosa che seguiteremo a fare – e neppure Salieri; ma il film rimarrà saldo nella memoria di chi lo ha visto, così come rimarranno Jesus Christ Superstar o Hair perché, al di là della bellezza eccelsa delle musiche (in Amadeus) e della loro qualità trascinante (in tutti e tre), in essi si accomuna la nostalgia dell’amore, che il nostro inconscio sociale ripropone sempre, come – con limpida chiarezza – sapevano affermare i lirici greci: muore giovane chi è caro agli Dei (Menandro, 342 a.C. – 291a.C.).
Sul podio, seguendo le gestualità del Wolfgang Amadeus Mozart dello schermo, è salito il Maestro Ludwig Wicki, direttore particolarmente dedito al rapporto fra cinema e musica, fondatore della 21st Century Orchestra and Chorus nel 1999, con la quale esegue concerti di accompagnamento a visioni cinematografiche.
Assistendo alla proiezione ci siamo sentiti di concordare con quanto letto in alcune critiche cioè che “trattasi di un’elaborazione artistica di altissimo livello, capace di realizzare raffinati contributi aggiuntivi anche attraverso un ripensamento del linguaggio musicale e cinematografico”.
Se è vero che in alcuni momenti abbia prevalso l’attenzione verso lo schermo ed il commento musicale venisse completamente “assorbito” al suo interno, è altrettanto vero che in altri momenti di grande spettacolarità, l’esecuzione dal vivo ha saputo restituire qualcosa in più.
Quattro sono stati per noi i momenti salienti, musicali e cinematografici: il colloquio tra Costanza e Salieri, con la lettura di svariati manoscritti mozartiani – la musica “vista” con gli occhi di Salieri veniva eseguita dall’orchestra saltellando di brano in brano insieme agli sguardi –; la contemporanea composizione di Flauto Magico e Requiem che orientava Mozart alternativamente dall’uno all’altro, da scrivania (Requiem) a biliardo (Flauto Magico); la composizione del Lacrimosa nel finale, dettata dal febbricitante Amadeus all’innamorato delirante Salieri, con esecuzione da parte dell’orchestra e del coro di ogni singola frase musicale pronunciata dal protagonista; infine il concerto per pianoforte ed orchestra che, chiudendo ciematograficamente la vicenda umana di Mozart, offre un’intensa commozione allo spettatore concentrato sui quei titoli di coda che entrano far parte pienamente di quel corpo artistico.
La rappresentazione visiva ed esecutiva della musica è stata intensa in ogni possibilità: ideativa (dalla mente di Mozart), grafica (attraverso le numerose partiture mostrate nel film), performativa (Mozart e Salieri che suonano o dirigono).
Va aggiunto un ultimo accenno alla possibilità di ottenere, attraverso l’impegno della performance musicale dal vivo, un apprezzamento forte e realistico delle fatiche emotive, fisiche, morali dell’uomo Mozart e dell’uomo Salieri che, nella visione cinematografica tradizionale si disperdono all’interno della finzione scenica.
Ci fa piacere riportare di seguito il programma musicale composito eseguito dal vivo e in pellicola:
- Don Giovanni (Mozart),K527, Ouverture
- Sinfonia n. 25 (Mozart), Allegro con brio
- Axur, Re d’Ormus (Salieri), Son queste le speranze
- Stabat Mater (Pergolesi), Quando Corpus Morietur
- Bubak and Hungaricus (tradizionale ungherese)
- Serenata “Gran Partita” (Mozart), K361, Adagio e Finale
- Il ratto dal serraglio (Mozart), Martern aller Arten
- Messa in do min (Mozart), K427, Kyrie
- Concerto per flauto e arpa (Mozart), K299
- Sinfonia n. 29 (Mozart), K201, Allegro moderato
- Concerto per due pianoforti e orchestra n. 10 (Mozart), K365
- Messa in do minore (Mozart), K 427, Kyrie
- Concerto per pianoforte e orchestra n. 15 (Mozart), K450, Allegro
- Don Giovanni (Mozart),K527, Ouverture
- Ich mochte wohl der Kaiser sein (Mozart), K539
- Le nozze di Figaro (Mozart), K492, Andante
- Concerto per pianoforte e orchestra n. 22 (Mozart), K482
- Le nozze di Figaro (Mozart), K492, Andante, Finale Atto II: Marcia
- Axur, Re d’Ormus (Salieri), Finale
- Don Giovanni (Mozart), K527, Finale
- Concerto per pianoforte e orchestra n. 20 (Mozart), K466, Allegro
- Don Giovanni (Mozart), K527, Ouverture
- Requiem (Mozart), K626, Introitus, Dies irae
- Flauto magico (Mozart), K620, Ouverture
- Don Giovanni (Mozart), K527, Ouverture
- Requiem (Mozart),K626, Rex tremendae
- Flauto magico (Mozart), K620, Der Holle Rache, Pa-Papagena Pa-Papageno
- Danza tedesca n. 1(Mozart), K509
- Requiem (Mozart), K620, Confutatis, Lacrimosa
- Concerto per pianoforte e orchestra n. 20 (Mozart), K466, Romanza
Orchestra e Coro dell’Accademia di Santa Cecilia, Direttore Ludwig Wicki, Maestro del coro Ciro Visco, Pianoforte Andrea Rebaudengo
pietrodesantis