Mentre lei sogna
Il carcere è, secondo Berger, il luogo dove si sogna di più: un concentramento di umanità che immagina se stessa nei sogni; sogni di chi è imprigionato e sogni di chi vi lavora, simili per tutto, tranne che per l’incubo della fuga.
Questo luogo particolare manifesta soprattutto il Sogno della Comunità: essa vagheggia – tra pensieri contraddittori di giustizia ed ingiustizia – la favola della sicurezza che crede di raggiungere attraverso il sogno più segreto di tutti: il sogno delle diversità.
La Comunità sogna la giustizia (e molto altro…). Come si struttura il sogno della giustizia? Innanzitutto come freno all’ingiustizia: impedire che venga commessa oppure fermarla.
Ma l’esistenza del male (contrapposto al bene) rende impossibile il risultato: ogni volta il male si ripropone come tentazione.
La Comunità sogna, allora, un risultato un po’ meno ambizioso, ma ugualmente utile: individuare chi abbia commesso (o commetterà) ingiustizia, togliendogli la libertà.
Il sogno della giustizia diviene perciò, anche, il sogno della vendetta.