La regina disadorna
Maurizio Maggiani
Romanzo, Italia 1998
400 pp. Lit. 7,23
Casa editrice: Universale Economica Feltrinelli, 2000
“Cresceva sapendo di essere una principessa, Lucy:cresceva sapendo che sarebbe diventata una regina moglie di re.Questo era il destino della sua vita nella sua isola tra la sua gente e, pur se ancora invisibile, già sovrintendeva ad ogni cosa attorno e dentro di lei.”
Il porto di Genova ai primi del Novecento ospita una confusa moltitudine d’uomini , d’animali e di macchine,e offre uno scenario tutto operaio. A pochi passi dal porto, s’incontrano Sascia, una ragazza scontrosa ma di grande intelligenza pratica, e Paride, giovane e bello come Valentino. I due vivono un amore sincero e incondizionato,coronato non da un matrimonio, bensì da un figlio: Giacomo.La guerra, presto, divide la famiglia, e il piccolo Giacomo è mandato a “studiare da prete”. Uscito dal seminario, conclusasi anche la seconda guerra mondiale, egli sbarca come missionario in un’isola del Pacifico. Nell’isola vulcanica di Moku Iti, Giacomo impara la febbrile indolenza di un popolo che – come lui sa bene- non ha bisogno della sua religione. Re Jhon, che amministra con pigra passione la felice comunità dei suoi sudditi, accoglie il prete con grande cordialità. Tra loro nasce subito una forte amicizia, tanto che il re gli destina in moglie la giovanissima figlia Lucy. Alla morte del sovrano, quindi, il popolo impone a Giacomo di consumare il matrimonio e di regnare sull’isola, ma il giovane spaventato e impreparato, decide di fuggire con la sua “sposa” per tornare a Genova. Giacomo muore sotto le ruote di un rimorchio prima di superare i confini del porto. Lucy, regina senza l’investitura degli ornamenti e senza re, sparisce a bordo della nave con cui era arrivata. Molto tempo dopo una radio dell’Oceano Pacifico lancerà un appello per ritrovare l’ultima regina di Moku-iti.
La trama di questa grande favola storica è molto complessa, perché primari e comprimari sono moltissimi, seppure tutti legati da un unico sentimento, la speranza.
L’innocenza dei popoli affiora in un inevitabile confronto tra il proletariato genovese, povero ma dignitoso, e il popolo di Moku Iti,ingenuo e pacifico, entrambi depositari di una grande ricchezza dell’anima, ed entrambi spazzati via dalle guerre e dal progresso. In quest’ampio e fiabesco racconto esplode anche l’Amore, quello sincero e incondizionato di Paride per la sua donna, quello materno così forte e intenso, ma anche quello virginale e puro tra Giacomo e Lucy. Tutte le utopie e i grandi sentimenti si sintetizzano e si esaltano, però, nel vero grande protagonista, Giacomo, un puro troppo puro, un prete che non è un prete, un uomo che non riuscirà mai a diventare davvero uomo.
L’autore
Maurizio Maggiani nato a Catelnuovo di Magra nel 1951. E’ stato maestro carcerario, maestro di bambini ciechi, operatore cinematografico, aiuto regista, montatore, fotografo, pubblicitario, costruttore di pompe idrauliche, impiegato comunale. Esordisce come scrittore negli anni ’80, con un concorso letterario per esordienti “L’inedito” del settimanale “L’Espresso”. Col tempo conquista premi di rango e un vasto pubblico di lettori. Nel 1995 vince il Premio Viareggio e il Campiello con il romanzo Il coraggio del pettirosso; nel 1999 ottiene il Premio Alassio e il Premio Stresa per la Narrativa con il romanzo La regina disadorna. È editorialista per “Il secolo XIX” e scrive per “la Stampa”.
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