Categoria: Cinema

Pranzo di Ferragosto

Pranzo di Ferragosto

di Gianni Di Gregorio

Le marchette erano, un tempo, bolli che si incollavano sui libretti di lavoro: il datore di lavoro li acquistava versando i contributi al dipendente assunto a giornata. Perciò “andare a fare una marchetta” in un periodo in cui scarseggiavano risorse economiche, nonostante consentisse una magra soddisfazione per un’unica giornata di lavoro, era sinonimo di un evento pur sempre positivo.
A Roma la frase “andare a fare una marchetta” assunse un altro significato: per un ragazzo era l’equivalente del fornire prestazioni da “gigolo”; avere, cioè, una ricompensa in danaro per rapporti sessuali consumati con una persona del proprio sesso. In un periodo in cui davvero mancava anche di che mangiare, quello costituiva pure un espediente valido.

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Il seme della discordia

Il seme della discordia

di Pappi Corsicato
con Caterina Murino e Alessandro Gassman

 

Il seme della discordia è inteso come liquido seminale.
Veronica (Caterina Murino) è pressata dalle richieste della madre (Valeria Fabrizi) che la spinge alla maternità. Le giornate si susseguono sempre uguali e, forse per noia, insieme al marito Mario (Alessandro Gassman) che soffre di eiaculazione precoce, quotidianamente e svogliatamente prova a rimanere incinta senza successo.
In un mondo macinato dall’ovvietà, il cui imperativo è: “farcela da soli”, anche un’aggressione a scopo di rapina viene digerita rapidamente, visto che si conclude senza danni grazie all’intervento di una guardia giurata. 

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CARAMEL

CARAMEL

di Nadine Labaki

Caramel

Siamo andati a vedere questo film su suggerimento di una nostra amica molto garbata, che ci parlava di un mondo in cui le donne sono molto più avanti degli uomini. La nostra amica, per errore, collocava la storia in Iran, invece il film è ambietato a Beirut.
Alla fine del film appare infatti la dedica: “Alla Beirut che io amo” e, in effetti, la regista ci fa un po’ innamorare di quella cultura, sospesa tra il vecchio e l’antico, e spruzzata di modernità: si tratta del mondo visto attraverso la vita di quattro donne che lavorano nel “salone” di bellezza  Si belle, in una Beirut senza sparatorie.

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La giusta distanza

La giusta distanza

di Carlo Mazzacurati

 

la giusta distanza

 

La giusta distanza è la storia di un omicidio. La vittima è una bella ragazza, Mara, e della sua morte  viene ingiustamente accusato l’amante tunisino, Hassan. A individuare il vero assassino è un giovanissimo giornalista, ex amico dell’immigrato, ma solo a condanna e dopo il suicido dell’uomo. La giusta distanza è quella che deve mantenere chi desidera intraprendere la professione di giornalista: non farsi coinvolgere ma, anche, cercare di comprendere le emozioni agite nei fatti di cronaca.

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Giorni e nuvole

Giorni e nuvole

di Silvio Soldini
con Margherita Buy e Antonio Albanese, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Carla Signoris, Fabio Troiano, Paolo Sassanelli, Arnaldo Ninchi, Teco celio, Antoni Francini.

giorni e nuvole

Capita sovente di assistere a spettacoli che, per raccontare verosimilmente una storia, si sforzano di essere sadici. La verosimiglianza sadica comporta una narrazione piuttosto asciutta, che propone comportamenti all’apparenza inevitabili (il destino) le cui motivazioni sono lasciate alla comprensione dello spettatore, che volentieri si improvvisa psicologo.

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