Categoria: Musica

Spoleto, assaggi di Festival

Spoleto, assaggi di Festival

Dal 1982 il Festival dei Due Mondi ci è entrato nel cuore e nelle idee: la prima volta fu per Camicie Rosse (a 100 anni dalla morte di Giuseppe Garibaldi) e Il mio nome èMarilyn (a 20 anni dalla scomparsa di Norma Jeane Mortenson Baker Monroe); dopo di allora per tutte le proposte e le idee, sparse a gran mani dalla direzione del Festival di Gian Carlo Menotti e dei suoi successori.

Ogni anno cerchiamo di tornare a vedere, ascoltare, respirare la cultura del Festival proponendoci in formazioni varie: gruppi, singoli, coppie.

Quest’anno si è trattato – e ci si è limitati così – di una sola giornata e di cinque

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Amadeus LIVE

Amadeus LIVE

Andando ad assistere alla proiezione del film Amadeus in versione originale sottotitolata, nell’Auditorium del Parco della Musica di Roma, ci domandavamo come mai fosse programmata questa serata così interessante in una data all’apparenza insignificante: la risposta ci è venuta da un articolo di giornale che ricorda e celebra il grande regista Miloš Forman, scomparso due mesi fa, per il quale l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha deciso di organizzare due serate “evento” (20 e 21 giugno) con la proiezione della versione Director’s Cut 2002 del film (la prima è datata 1984) musicata e cantata dal vivo dall’Orchestra e dal Coro.

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Billy Budd di Benjamin Britten

Billy Budd di Benjamin Britten

Il manoscrtitto Billy Budd di Herman Melville, composto tra il 1889 e il 1891 anno della morte dell’autore, fu ritrovato e pubblicato postumo nel 1924.

L’opera di Britten porta in musica questo testo straordinario, che racconta l’apparizione – sulla nave da guerra Indomitable – l’epopea e la fine di un personaggio straordinario: Billy Budd, forte e bello nel corpo e nei pensieri, ingenuo e fiducioso come un agnello sacrificale.

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Incontri di Musica Sacra e Contemporanea

Incontri di Musica Sacra e Contemporanea

Domenica 25 marzo, ore 21.00

Concerto conclusivo dedicato all’insieme delle diverse ispirazioni religiose.

Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina 52, 00186 Roma

Ogni religione costruisce e struttura la propria comunità, che si riconosce nei luoghi e nei valori che, divenuti personali, permettono all’individuo di realizzarsi nel proprio gruppo e di accreditarsi socialmente: all’interno di ogni luogo di culto vige un monopolio religioso, identitario e culturale. Le difficoltà che talvolta incontra il dialogo sociale interreligioso, hanno carattere cultuale e culturale, ma anche identitario ed attingono, con forza emotivamente radicata, a ciò che è inconscio. L’opportunità di un avvicinamento non solo formale, ricercata dalla manifestazione, viene soddisfatta dall’insieme dei luoghi di culto che l’hanno accolta e dal Teatro Argentina che ospita il concerto conclusivo, simbolo della città di Roma.

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Incontri di Musica Sacra e Contemporanea

Incontri di Musica Sacra e Contemporanea

Musica Andalusa marocchina nel passato e nel presente

La Musica Andalusa marocchina o Al-Ala è il repertorio musicale classico conservato in Marocco attraverso l’utilizzo di vari strumenti musicali, poemi cantati e improvvisazione, il tutto organizzato secondo il sistema della Nouba. Le origini di questa musica risalgono all’Andalusia Omayyade (756-1031), attraverso due figure principali della musica andalusa del IX secolo:

Ziryab, Abu Hassan Ali ben Nafi, nato in un villaggio curdo di Mosul nel 789 e deceduto a Cordoba nell’857. È questo personaggio ad aver introdotto l’oud (liuto arabo) in Andalusia dopo aver aggiunto una quinta corda e aver sviluppato l’uso del plettro, ed è stato questo liuto a diffondersi in seguito nel resto d’Europa;

Ibn Baja Abu Bakr Muhammad ben Yahya ben as-Sayegh, il cui nome latinizzato è Avempace, nato a Saragozza nel 1086 e deceduto a Fez nel 1139. È stato filosofo, medico, astronomo, geometra, musicista e poeta andaluso, fu l’ideatore definitivo della forma musicale andalusa. È anche autore di numerose composizioni.

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