Categoria: Teatro

Le sorelle misericordia di Eugenio Sideri

Le sorelle misericordia di Eugenio Sideri

Abituati ad assistere all’intera stagione teatrale di Morrovalle (o quasi), quest’anno non siamo riusciti a vedere nulla ad esclusione di “Fabrizio De André: da Marinella a Princesa” – a cura degli organizzatori di Musicultura, manifestazione canora che si svolge tra Recanati e Macerata – avvenimento di cui non abbiamo parlato perché non ci è sembrato uno spettacolo ma, piuttosto, una specie di documentario con parole, immagini e canzoni (molte parole, per altro, marginali).

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L’avaro di Molière

L’avaro di Molière

La figura di Arpagone, protagonista del testo di Jean-Baptiste Poquelin/Molière, è entrata a far parte della nostra mitologia (quasi) come Edipo o Odisseo; d’altronde l’avarizia, dei sette peccati capitali, è forse il più strisciante, tanto comune da passare inosservato. Solamente le manifestazioni più forti di quel sentimento, accompagnate da atteggiamenti ossessivi e persecutori, vengono rilevate nella loro anomalia, mentre i gesti di (più o meno) piccola avarizia quotidiana, sembrano del tutto nella norma: un saluto non concesso; l’indifferenza di fronte ad un desiderio altrui; le omissioni di aiuto mimetizzano la loro vera natura nel ricorso a giustificazioni razionali del tipo: “quella persona mi ha dimostrato antipatia”; “se concedessi attenzione mi toglierebbero spazio”; “le persone debbono cavarsela da sole”; che manifestano oltre all’avarizia anche aggressività, angoscia di castrazione, invidia.

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Candide di Leonard Bernstein

Candide di Leonard Bernstein

Leonard Bernstein

La vita è sogno, secondo Pedro Calderon de la Barca: il protagonista della sua opera, un profetico Sigismondo, risparmia il suo nemico poiché capisce che nella vita e nel sogno non bisogna rovinare la felicità dell’uomo, tanto essa è sfuggente e labile. La consolazione dolceamara a noi non sembra sufficiente per suscitare qualche entusiasmo e proviamo l’esigenza di un sogno ulteriore, già sognato da qualcun altro: che esso venga definito arte, scienza o fede non ha alcuna importanza. Credevano avesse importanza, invece, gli illuministi, che attribuivano solo alla scienza il diritto di suscitare entusiasmi.

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ART

ART

art di Yasmina Reza

I cartelli esposti al botteghino comunicano “biglietti esauriti”; il Teatro Eliseo è pieno di spettatori: buon segno. Non sappiamo niente del testo e dell’autrice, conosciamo invece gli interpreti che in generale non ci piacciono. Uno lo abbiamo frequentato personalmente e ci piace meno degli altri.

Ci guardiamo attorno in platea per cercare di comprendere, dal tipo di pubblico, il genere di spettacolo che ci accingiamo a vedere: amanti del teatro? spettatori di generi televisivi? iscritti a CRAL aziendali? Pochi sono in abiti eleganti, anche se è sabato sera.

Si apre il sipario e due quinte bianche, scorrevoli, precludono la vista della scena retrostante ed ha inizio Art: si tratta di un testo vivace, strutturato in flash back, in scene con dialoghi immediati e in brevi monologhi che illustrano la geografia di un’amicizia.

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L’AFFARISTA MERCADET

L’AFFARISTA MERCADET

di Honoré de Balzac

Non avevamo mai assistito ad uno spettacolo teatrale allestito su di un testo scritto da Honoré de Balzac; anzi, non pensavamo che il grande autore francese si fosse cimentato nel repertorio, per cui abbiamo acquistato i biglietti per la prima al Teatro Goldoni di Venezia (eravamo in trasferta), con perplessa curiosità. Immaginavamo si trattasse di un drammone (alla Père Goriot per intenderci) e ci siamo invece imbattuti in una stupefacente commedia piena di verve ed ironia, cosparsi a piene mani: un’anticipazione dei vaudeville ma, soprattutto, una pièce dal linguaggio brioso ed elegante (reso nella nostra lingua, con merito, da Alberto Bassetti).

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