Categoria: Teatro

Serata Giorgio De Chirico

Serata Giorgio De Chirico

serata de chirico  Teatro dell’Opera di Roma

Andare al Teatro dell’Opera di Roma costituisce generalmente un’impresa: è necessario prenotare con largo anticipo o accontentarsi degli ultimi posti scomodi ma, tant’è, la spettacolarità degli allestimenti e la bravura degli artisti spesso ricompensa tre o quattro ore di sofferenze o una spesa ormai cospicua per le tasche semivuote di molti romani.

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Serata d’addio

Serata d’addio

di Paolo Villaggio
liberamente ispirato a:
“Il tabacco fa male” di Anton Cechov
“Il canto del cigno” di Anton Cechov 
“L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello
Regia di Andrea Buscemi

serata di addio

Paolo Villaggio di sé dice di essere diventato famoso come attore comico, per questo tutti si aspettano da lui che faccia sempre ridere. Invece quello che presenta ora dovrebbe essere uno spettacolo triste: una serata d’addio dopo cinquantaquattro anni o cinquantasei (dipende dalle battute) anni di vita in teatro.

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Vita d’Adriano

Vita d’Adriano

Memorie di un cecchettaro nella neve
diretto e interpretato da Giorgio Felicetti
tetaro morrovalle  A Porto Civitanova Marche, all’inizio del ‘900 sorse una fabbrica concepita dal genio, dall’avidità e dall’arrivismo di un uomo, Adriano Cecchetti: 50.000 operai in novanta anni.
Lo spettacolo che ha aperto la nuova stagione del Teatro Comunale di Morrovalle, ne ripropone la parabola discendente attraverso gli occhi di Adriano, operaio “cecchettaro” che  racconta gli ultimi 49 anni vissuti dall’interno.
Noi amiamo il teatro di Morrovalle perché fa parte della nostra casa quasi fisicamente: nella  condizione a metà, tra abitanti e ospiti, ci piace partecipare a quanto propone questo splendido paesino ricco di storia e di cultura.
Per questo non potevamo mancare alla serata inaugurale.

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L’innesto

L’innesto

di Luigi Pirandello

innesto-pirandello

Sostiene Pirandello, in questo lavoro del 1917, che un innesto per riuscire deve trovare la pianta “in succhio”, in amore: è l’amore che consente l’insediamento della vita. Laura Banti subisce violenza in un parco romano: picchiata e stuprata viene ricondotta a casa dalla forza pubblica. L’onta dell’abuso trasforma una tranquilla vita borghese e ne deforma i contorni ponendo i protagonisti di fronte al dilemma di un aborto “d’onore”. A dispetto dei settanta anni trascorsi dalla scrittura del testo, il dilemma dell’aborto d’onore rimane cristallinamente intatto; Pirandello, con idealistica fantasia, lo risolve nell’ipotesi poetica dell’innesto. Laura Banti è rimasta incinta perché donna in amore, innamorata del marito Giorgio: il figlio, frutto dell’amore, è perciò comunque di Giorgio.

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Due partite

Due partite

di Cristina  Comencini
con Margherita Buy, Isabella Ferrari, Marina Massironi e Valeria Milillo
scene di Paola Comencini
costumi di Antonella Berardi
regia di Cristina Comencini
al Teatro Valle fino al 6 maggio.

Quattro donne, amiche da sempre, si ritrovano come ogni giovedì, per giocare a carte. Mentre il gioco scorre, emergono i caratteri e le condizioni esistenziali di ciascuna: la prima è una moglie tradita che sfoga il proprio sadismo sulle amiche; la seconda è una musicista che ha rinunciato alla propria carriera per agevolare quella del marito; la terza, sposatasi a causa di una maternità non voluta, conduce una doppia vita; la quarta, psicotica, vive nel terrore del prossimo parto.  Accomuna le quattro donne l’adesione ad una cultura borghese ed il fatto di avere (o stare per avere) almeno una bambina.

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