Categoria: Teatro

Re Lear al Teatro Eliseo

Re Lear al Teatro Eliseo

Giovedì 30 gennaio siamo stati spettatori del Re Lear, in scena al Teatro Eliseo di Roma fino a domenica 2 febbraio.

Re Lear è una tragedia scritta da Shakespeare tra il 1605 ed il 1606, nella piena maturità artistica; l’autore prese spunto dalla mitologia dei Britanni (Goffredo di Monmouth, Historia Regum Britanniae, 1136) che racconta di re Leir – discendente di Bruto nipote di Enea e antenato di Arthur – la cui vicenda, di sapore celebrativo del potere britannico, sarebbe parallela a quella dei Romani.

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L’onore perduto di Katharina Blum

L’onore perduto di Katharina Blum

Heinrich Böll (Colonia, 21 dicembre 1917 – Langenbroich, 16 luglio 1985) è stato uno dei più grandi scrittori tedeschi (e del mondo) del secondo dopoguerra. Il romanzo, da cui è tratto l’atto unico, è uno dei più famosi insieme a “Opinioni di un Clown” e “Foto di gruppo con signora”.

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Spettattori

Spettattori

di Michael Frayn, regia di Pino Strabioli

con Pino Strabioli, Orsetta De Rossi, Luca Ferrini

e con Alessandra Ferro, Alberto Melone, Lucia Tamborrino, Luca Staiano, Chiara Vinci, Stefano La Cava, Andrea Verticchio, Chiara Ricci.

Romanziere e commediografo inglese (1933) Michael Frayn si è ritagliato nella drammaturgia contemporanea  un posto nel mondo eterogeo che parte dalla comicità della tradizione europea per giungere al dramma dell’analisi psicologia e filosofica della medesima tradizione.

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Il sogno delle diversità

Il sogno delle diversità

VENERDI 29 MARZO 2019 –  ore 17.30 – Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti, piazza Vittorio Veneto 2, Macerata

Conferenza – spettacolo di Pietro De Santis,

con Graziella Del Monte e Giampaolo Fermanelli, disegni originali di Patrizia Bettarelli, mise en èspace, musica e regia di Liliana Ciccarelli, assistente alla regia Luis Marreiros,

ispirata allo scritto “Mentre voi sognate” di John Berger, comparso nel numero di settembre 2000 nel periodico francese Le monde diplomatique, come Lettera aperta al Signor Raymond Barre, sindaco di Lione, con il titolo «Pendant que vous rêvez».

Il poetico scritto di Berger sollecitava il recupero degli spazi carcerari del Saint Joseph, al fine di conservare il ricordo della vita e dei sogni degli altri cittadini di Lione: i reclusi.

Il sogno della diversità si associa all’immagine degli altri. L’altro – in psicoanalisi – diviene talvolta l’Altro con l’iniziale maiuscola, per significare colui con il quale dobbiamo inevitabilmente rapportarci.

In termini sociali l’altro rappresenta il limite, l’ostacolo, il terminale di un desiderio o di un timore: molto spesso simboleggia il capro espiatorio.

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