Mezzogiorno a Spoleto

Mezzogiorno a Spoleto

Abbiamo un legame profondo con il Festival di Spoleto dal 1984 e, inoltre, una suggestione ancora precedente che risale a dieci anni prima, da un occasionale pomeriggio d’agosto nel Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta. Un particolare affetto sentiamo per i concerti di mezzogiorno, invenzione di Gian Carlo Menotti credo, che inizialmente si tenevano nel Teatro Caio Melisso – allo scoccare del dodicesimo tocco scandito dal campanone – ed ora invece nella millenaria Chiesa di Sant’Eufemia.

Leggi Leggi

Venne alla spiaggia un assasino

Venne alla spiaggia un assasino

Il mare Mediterraneo si sta riempiendo di morti. Barche inadeguate e stipate all’inverosimile navigano a vista, provando a raggiungere le nostre coste. Alcune ci riescono, altre vengono riacciuffate e riportate indietro, in Libia. Altre ancora, moltissime, affondano. Ho deciso di andare a vedere. Angosciata dall’irrazionalità e dalla ferocia che spinge ministri e politici a considerare i morti un buon esempio, un deterrente per gli altri migranti pronti a partire, mi sono imbarcata con chi invece vuole salvarli.

Venne alla spiaggia un assassino è il racconto del tempo trascorso sulle barche delle famigerate ONG, trasformate in pochi mesi da alleate della guardia costiera italiana in colpevoli di ogni nefandezza. Donne e uomini che dedicano la propria vita al soccorso in mare e meriterebbero il Nobel per la pace e invece vengono insultati.

Leggi Leggi

Spettattori

Spettattori

di Michael Frayn, regia di Pino Strabioli

con Pino Strabioli, Orsetta De Rossi, Luca Ferrini

e con Alessandra Ferro, Alberto Melone, Lucia Tamborrino, Luca Staiano, Chiara Vinci, Stefano La Cava, Andrea Verticchio, Chiara Ricci.

Romanziere e commediografo inglese (1933) Michael Frayn si è ritagliato nella drammaturgia contemporanea  un posto nel mondo eterogeo che parte dalla comicità della tradizione europea per giungere al dramma dell’analisi psicologia e filosofica della medesima tradizione.

Leggi Leggi

Roma capoccia

Roma capoccia

Risultati immagini per musei vaticaniNegli ultimi centocinquanta anni, la nostra bella città ha conosciuto parecchie disgrazie: dagli architetti piemontesi nei primi del ‘900; a quelli fascisti nel celebrato ventennio; a quelli democristiani, dagli anni cinquanta in poi l’antica capitale del mondo occidentale – bellissima, da un metro e mezzo d’altezza in su oppure da un metro e mezzo di scavi in giù – ha conosciuto un degrado via via più demoralizzante, aggravatosi a partire dal duemila. Esordì, subito dopo l’ingresso del nuovo millennio, un sindaco di sinistra che cercava, attraverso la visibilità fornita dalle architetture al di qua e al di là del Tevere, la propria scalata al potere nazionale: senza successo e con molte distruzioni (sono ancora aperti i lavori per un meraviglioso parcheggio sul lungotevere tra Piazza della Libertà e Piazza del Popolo).

Leggi Leggi

Il sogno delle diversità

Il sogno delle diversità

VENERDI 29 MARZO 2019 –  ore 17.30 – Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti, piazza Vittorio Veneto 2, Macerata

Conferenza – spettacolo di Pietro De Santis,

con Graziella Del Monte e Giampaolo Fermanelli, disegni originali di Patrizia Bettarelli, mise en èspace, musica e regia di Liliana Ciccarelli, assistente alla regia Luis Marreiros,

ispirata allo scritto “Mentre voi sognate” di John Berger, comparso nel numero di settembre 2000 nel periodico francese Le monde diplomatique, come Lettera aperta al Signor Raymond Barre, sindaco di Lione, con il titolo «Pendant que vous rêvez».

Il poetico scritto di Berger sollecitava il recupero degli spazi carcerari del Saint Joseph, al fine di conservare il ricordo della vita e dei sogni degli altri cittadini di Lione: i reclusi.

Il sogno della diversità si associa all’immagine degli altri. L’altro – in psicoanalisi – diviene talvolta l’Altro con l’iniziale maiuscola, per significare colui con il quale dobbiamo inevitabilmente rapportarci.

In termini sociali l’altro rappresenta il limite, l’ostacolo, il terminale di un desiderio o di un timore: molto spesso simboleggia il capro espiatorio.

Leggi Leggi