INCONTRI DI MUSICA SACRA E CONTEMPORANEA

INCONTRI DI MUSICA SACRA E CONTEMPORANEA

Ogni religione costruisce e struttura la propria comunità e si riconosce nei luoghi e nei valori che, divenuti personali, permettono all’individuo di rispecchiarsi nel proprio gruppo e accreditarsi socialmente: all’interno di ogni luogo di culto vige un monopolio religioso, identitario e culturale. Le difficoltà che talvolta incontra il dialogo sociale interreligioso, hanno carattere cultuale e culturale, ma anche identitario ed attingono, con forza emotivamente radicata, a ciò che è inconscio.

L’opportunità di un avvicinamento culturale ed identitario, ricercata dalla manifestazione, viene soddisfatta dall’insieme dei luoghi di culto che l’accolgono e dal Teatro Argentina, simbolo della città di Roma.

Quest’edizione speciale degli Incontri – diretti da Sandro Gindro dal 1988 al 2001 –   è dedicata alle Tre Religioni del Libro; è realizzata dall’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali in collaborazione con: Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, Comunità Ebraica di Roma, Basilica di San Marco Evangelista, Centro Islamico Culturale d’Italia, Ambasciata del Marocco, Teatro di Roma; ha il Consenso del Vicariato di Roma e il Patrocinio del Comune di Roma.

La femmina nuda

La femmina nuda

Parlare di un libro, La femmina nuda nello specifico, spinge a formulare un giudizio che corrisponde innanzitutto ad un pre-giudizio espresso nella forma minima: mi è piaciuto oppure non mi piace. Può accadere di voler rileggere e formulare un giudizio migliore in termini qualitativi o di apprezzamento, non necessariamente di gradimento; ciò accade sicuramente con i classici.

Intendendo parlare, con qualche competenza in più, di un libro nuovo, è opportuno conoscere qualcosa dell’autore e delle opere precedenti: il gradimento del libro può rimanere identico oppure cambiare, ma senza dubbio ne migliora l’apprezzamento.

Elena Stancanelli è nata a Firenze, da padre palermitano: affermazione densa, vista la concentrazione di riferimenti espressi in più interviste: alla fiera del libro di Milano nel 2016 (sono una donna del sud, mio padre è palermitano); alla presentazione del libro Mamma o non mamma del 2009 (notare il gioco di parole con m’ama non m’ama) durante la quale confronta il rapporto tra padre e figlia, a suo dire sempre migliore della problematica competitiva tra madre e figlia; oppure sottolinea la drammaticità delle famiglie separate, nelle quali i padri vengono espulsi e costretti in situazioni di indigenza.

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Il sogno della famiglia

Il sogno della famiglia

Un commento al libro I segreti delle madri di Melita Cavallo

Dodici storie familiari, vere e appassionate, che hanno al centro una verità non detta, custodita nel silenzio da una madre. Le persone mentono con grande disinvoltura e, spesso, in maniera convincente, perché ritengono che coprire la verità produca un vantaggio. Se questo probabilmente è vero nel breve periodo, il custodire a lungo la menzogna – quando ha trovato spazio nella dimensione più intima dei rapporti familiari – è faticoso, a volte impossibile. Per i motivi più disparati, spesso il velo di menzogne si squarcia e le conseguenze rischiano di essere irreparabili. Custodi delle verità famigliari sono spesso le madri: per paura, per debolezza, più raramente con le migliori intenzioni o in buona fede, la donna si illude di salvaguardare la propria famiglia continuando a mantenere un segreto. Quasi sempre questo si rivela un errore.

Melita Cavallo, è stata presidente del Tribunale per i Minori di Roma fino alla fine del 2015. Ex professoressa passata a lavorare nei Tribunali per i Minorenni delle principali città italiane (Milano e Napoli), per diversi anni presidente della Commissione per le adozioni internazionali, è tuttora in attività, se è vero che ha firmato negli ultimi giorni della sua carriera, quella che è stata definita da tutti i media una “sentenza storica”, in quanto ha riconosciuto l’adozione di casi particolari (prevista dall’articolo 44 della legge 184/1983) a una coppia di uomini che aveva ha avuto un bimbo in Canada tramite la maternità surrogata. Pluripremiata in Italia e all’estero per l’impegno in difesa dei bambini, nel 2012 ha ricevuto il riconoscimento della Légion d’Honneur dal Presidente della Repubblica Francese.

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Le Quattro Stagioni di Vivaldi nella chiesa di Antonio Vivaldi

Le Quattro Stagioni di Vivaldi nella chiesa di Antonio Vivaldi

La chiesa, Santa Maria della Pietà (1745-1760), fu costruita su progetto di Giorgio Massari: ospita affreschi di Gianbattista Tiepolo che ne decorano l’ingresso (La Fortezza e la Pace), il soffitto della navata (Incoronazione di Maria Immacolata) e quello del presbiterio (Le tre Virtù Teologali) oltre alla pala d’altare di Giovanni Battista Piazzetta (Visitazione di Maria ad Elisabetta). La chiesa è a fianco dell’antico orfanotrofio, situato in Calle della Pietà, ma si apre davanti alla laguna in Riva degli Schiavoni: all’esterno della chiesa è affissa una lapide (1548) che minaccia maledizioni e scomuniche contro coloro che abbandonino i propri figli avendo i mezzi per mantenerli. Dal 1978, terzo centenario della nascita di Antonio Vivaldi, la Chiesa della Pietà è stata riaperta ai concerti, dopo un lungo periodo di silenzio: nel rispetto del luogo sacro, i complessi musicali dedicano programmi a Vivaldi e ai musicisti barocchi veneziani ed europei.

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Le baruffe chiozzotte

Le baruffe chiozzotte

Al tempo della televisione educativa e culturale degli anni ’60, mi innamorai di Goldoni: amore sempre ribadito, nel teatro e nelle tracce biografiche e culturali presenti nella storia della letteratura e a Venezia. In particolare amavo Le baruffe chiozzotte, di cui non capivo quasi nulla, e Le smanie per la villeggiatura: le “Baruffe” mi lasciavano un’irritazione insanabile per la finta ingenuità femminile (o l’inguaribile inconsapevolezza maschile); le “Smanie” mi istillavano un senso di disagio ed una malinconia struggente e perduta.

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