…preferisco il rumore del mare

…preferisco il rumore del mare

MARATONA DI LETTURA NON STOP
ASINO CHI NON LEGGE 2016
Settima edizione
20 e 21 agosto VILLA DEGLI OLEANDRI RIVAFIORITA
PORTO SAN GIORGIO
…PREFERISCO IL RUMORE DEL MARE

Per partecipare occorre inviare la propria adesione entro il 25 luglio 2016. Non sono richieste doti particolari di recitazione o dizione: tutti possono partecipare. Nella domanda di iscrizione vanno indicati il titolo del libro, l’autore, la casa editrice, la durata, la presenza di eventuali interventi musicali dal vivo (acustico, non amplificato), su cd o su supporto usb o se ci sono interventi artistici di qualsiasi altro genere ad accompagnare la lettura (danza, pittura, video ,etc). La durata indicata deve essere rispettata. L’organizzazione si riserva il diritto di interrompere la lettura qualora questa sia causa di ritardo per lo svolgimento della maratona. Si invitano pertanto i lettori a cronometrare la durata della propria lettura.

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In altre parole

In altre parole

Molte volte ho assistito a spettacoli teatrali costruiti sull’idea del ‘teatro nel teatro’; pochissime volte ho, invece, letto libri costruiti sull’idea della ‘letteratura nella letteratura’; talmente poche che ne ricordo solo una. Si tratta del libro di Calvino “Se una notte d’inverno un viaggiatore…” iniziato a leggere prima con interesse, poi con fastidio, infine abbandonato nonostante i richiami del senso del dovere.

Jhumpa Lahiri si presenta, con questo testo di ‘letteratura nella letteratura’ scritto in lingua italiana (le altre parole del titolo) in punta di piedi, con umiltà, assicurando il lettore di pronunciarsi lì (su quelle pagine) solo per imparare. Scrive una specie di diario intimo centrato sull’amore verso la lingua italiana e sulle difficoltà – improbe – che questa presenta, ma contiene, però, anche due raccontini, due ‘creature’: Lo scambio e Penombra.

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Uno sguardo all’arte popolare (de rose, de viole e gerzomino)

Uno sguardo all’arte popolare (de rose, de viole e gerzomino)

Da un po’ di tempo ho intenzione di scrivere qualche pensiero intorno all’arte popolare; lo spettacolo de rose, de viole e gerzomino presentato da Oberdan Cesanelli nel Teatro Comunale di Morrovalle me ne fornisce l’occasione.

Perciò, al fine di chiarire le intenzioni di cui sopra, parlerò dello spettacolo: si tratta di una piccola raccolta di storie, musiche e danza della tradizione marchigiana – e morrovallese, con qualche lieve forzatura – che propone un saluto alla primavera, al risveglio della natura e all’amore.

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DE ROSE, DE VIOLE E GERZOMINO

DE ROSE, DE VIOLE E GERZOMINO

Canti, balli, storie e leggende della tradizione popolare marchigiana, tra primavera ed estate

Sabato 7 maggio ore 21.15 teatro comunale Morrovalle

Oberdan Cesanelli, voce recitante
Roberto Lucanero, organetto, fisarmonica, voce
Marco Meo, voce, tamburello, danza
Sara Piatanesi, danza

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Gli innamorati

Gli innamorati

GLI INNAMORATI di Carlo Goldoni (produzione Teatro Franco Parenti)

Carlo Goldoni ha cambiato il teatro italiano: prima di lui la commedia si basava su di un canovaccio e sull’improvvisazione; dopo di lui fu caratterizzata da un testo scritto entrando così a far parte – anche – del patrimonio letterario. Goldoni era nato a Venezia ma, per svariati motivi, si trovò a girare per l’Italia ed emigrare in Francia, a Parigi, dove morì in povertà. La famiglia Goldoni cambiò più di una volta casa (a Venezia se ne ricordano nove), ma quella in cui nacque e trascorse l’infanzia Carlo è indicata dalle informazioni turistiche come Casa Goldoni (Palazzo Centanni), San Polo 2794.

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