Lo zoo di vetro

Lo zoo di vetro

La stagione teatrale 2015-2016, a Roma appare strepitosa: dopo anni di declino, con la chiusura del Teatro Valle e persino del Teatro Eliseo, inattesa è la resurrezione. A parte la perdurante assenza del Valle, che lascia aperta una ferita, la proposta è straordinaria nei titoli e negli interpreti.

Avendo perduto per eccesso di fiducia – o di sfiducia – La bottega del caffè all’Argentina, ci siamo precipitati ad acquistare i biglietti di Lo zoo di vetro in programma al Teatro dell’Angelo, una bella struttura relativamente nuova del quartiere Prati, ritenendo che la principale interprete, Pamela Villoresi, avrebbe richiamato un folto pubblico.

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I blues

I blues

Al Teatro Sala Umberto di Roma (via della Mercede 50) martedì 20 ottobre ha debuttato lo spettacolo I BLUES, di Tennessee Williams, nato nel 1911 a Columbus, Mississippi, e morto nel 1983 a New York: sono tre degli American Blues scritti negli anni ’40, quando il drammaturgo iniziava a tratteggiare i personaggi tipici dei suoi drammi, successivamente rappresentati in tutti i teatri del mondo e consacrati da Marlon Brando e Vivien Leigh (Un tram che si chiama desiderio); Elizabeth Taylor e Paul Newman (Improvvisamente l’estate scorsa; La gatta sul tetto che scotta); Carroll Baker (Baby Doll).  Sebbene non bisognerebbe mai mettere in relazione la grandezza poetica di un autore con le vicende della storia personale, tuttavia è utile gettare uno sguardo sulla vita di Tennessee Williams allo scopo di percepire alcuni tra gli strumenti utilizzati nella sua drammaturgia: primo tra tutti, una straordinaria percezione della sofferenza, che consegue dall’ignoranza e dall’isolamento, i cui esiti sono frustrazione dei desideri e rassegnazione.

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Wikipiera

Wikipiera

Tanto tempo fa, facemmo un viaggio in automobile con Mario Scaccia, il grande attore scomparso quattro anni or sono. Io sapevo, di lui, che era stato maestro elementare per un breve periodo, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale: la conoscenza di questo particolare accorciò le distanze e ci diede modo di iniziare una lunga conversazione.

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Concerto per Sandro Gindro

Concerto per Sandro Gindro

Giovedì 1 ottobre ore 21.00

Sala dell’arciconfraternita dei Bergamaschi, Via di Pietra 70 – Ingresso libero

In programma:

Antonìn Dvoràk:

Quartetto n.12, op.96 “Americano”

Giacomo Puccini:

Quartetto “Crisantemi”

Sandro Gindro:

Quartetto “Il Gabbiano”

Quartetto d’archi I Solisti Liriensi

Loreto Gismondi        Violino I

Marco Palmigiani       Violino II

Alberto Petricca         Viola

Francesco Marini        Violoncello

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I Was Looking at the Ceiling and Then I Saw the Sky

I Was Looking at the Ceiling and Then I Saw the Sky

Song play in due atti  Musica di John Adams – Libretto di June Jordan

Almeno in un’ipotesi teorica, chiunque conosca la musica ed abbia qualche nozione di composizione potrebbe scrivere un’opera, persino con qualche opportunità di apprezzamento o di successo. Lo dico con ironia ma, anche, con una certa convinzione. Si fanno film bellissimi, ma i film mediocri vengono comunque prodotti e proiettati; si scrivono libri meravigliosi, ma libri scadenti vengono comunque pubblicati e venduti e, nel limite delle cose, essi possono persino contenere briciole di poesia, che trapelano tra materiali di seconda scelta, così come – esperienza insegna – accade con le piccole scoperte preziose nei mercatini popolari.

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